Antichi borghi che custodiscono e rivelano il grande passato della maremma, sotto forma di racconti e leggende tramandate da secoli
I cunicoli di Certaldo
Questa è una storia che è stata tramandata da secoli ma che mantiene un fondo di verità. Gli anziani del paese raccontano che sotto Certaldo Alto ci sarebbero numerosi cunicoli e gallerie che girerebbero intorno al perimetro del paese fino ad arrivare su un poggio adiacente al borgo toscano, chiamato Poggio del Boccaccio. Si dice inoltre che come con le piramidi, queste gallerie portino ad una struttura seppellita sotto il poggio, che infatti, ha la caratteristica forma piramidale e si pensa essere di origine artificiale.
La Guaita di Travale
All’interno dell’archivio storico di Volterra è custodito un antico manoscritto chiamato la Guaita di Travale. Questo testo testimonia forse la prima comparsa della lingua volgare in Italia, quindi una tra le prime testimonianze della lingua italiana. Il documento parla di una contesa di beni tra due personaggi dell’epoca, ma più che il contenuto del documento, è di estrema importanza la parte storica che evidenzia quanto antica possa essere la cultura dei popoli della Maremma Toscana.
La fonte nelle zone di Buriano fu minacciata da un immenso drago ma grazie all’intervento della spada del santo Guglielmo la fonte fu liberata dal pericoloso drago, restituendo santità alla fonte e conforto agli uomini che si sentirono al sicuro.
Questa leggenda legata ai draghi e ai santi è un perfetto esempio di comunione tra leggende pagane e credo religioso, segno importante della Maremma, piena di storie e di luoghi dedicati ai culti e alla spiritualità.
Le roste di Boccheggiano
Lungo la strada che parte da Massa Marittima e arriva a Siena si trova una formazione di terra che sembra lunare con dei rilievi di colore rossastro chiamati “Roste”. In realtà queste formazioni non sono di origine naturale ma bensì frutto dello sfruttamento geologico dell’uomo legate all’estrazione del rame. Il rame venne estratto nel territorio di Boccheggiano fino ai primi del 1900, ma li colore rosso del terreno è rimasto fino ad oggi per essere ammirato da chi vuole visitare questo sito nella sia vacanza in Maremma.